Come aumentare la flessibilità produttiva

e migliorare il time to market

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L’industria ha un solo modo per affrontare e vincere le sfide di mercati sempre più competitivi:
DEVE DIVENTARE AGILE, VELOCE, FLESSIBILE.

Non è uno slogan, ma un’esigenza che viene vissuta quotidianamente da chi si occupa di produzione: i lotti si restringono, i microlotti e la personalizzazione di massa sono tendenze importanti, i tempi sono sempre più ristretti ma non si può concedere nulla sul fronte della qualità. Fare pianificazioni di lungo periodo è diventato quasi impossibile, perché i trend di mercato e le esigenze dei clienti cambiano velocemente: oggi, vincono le aziende che sono in grado di assecondare dinamicamente – o meglio, di prevedere – le mosse dei mercati.

A testimonianza di quanto la flessibilità sia centrale nel manifatturiero, si consideri la continua crescita di popolarità dell’Additive Manufacturing, che da anni l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano ha inserito tra le tecnologie abilitanti della Smart Factory: l’ultimo dato è un aumento della percentuale di adozione pari a +34%. Semplificando, Additive Manufacturing comprende le tecniche di Stampa 3D, che nel macrocosmo industriale vengono usate proprio per rendere sostenibile la produzione dei microlotti e degli esemplari unici (prototipazione). Quasi superfluo spiegare che, usando processi produttivi tradizionali, i costi da sostenere sarebbero molto elevati a causa dei downtime e dell’attrezzaggio.

La fabbrica è flessibile se lo è tutta l’azienda

Accelerare il time-to-market e diventare flessibili rispetto alle esigenze dei mercati e dei clienti non dipende solo dalla tecnologia né tantomeno dall’Additive Manufacturing. La produzione diventa veloce e reattiva rispetto agli input del mercato se lo è tutta l’azienda, non solo la factory: sono le altre funzioni aziendali a dover comprendere il mercato, anticiparne i trend e ad adottare un approccio data-driven nei confronti della domanda, e solo a quel punto le operations dovranno essere capaci, grazie a processi e tecnologie OT e IT, di accelerare al massimo i percorsi produttivi e di Supply Chain. Si potrà allora parlare di Industrial Internet of Things, di Cloud Manufacturing e di ipotesi di Advanced Automation, che rispetto all’automazione tradizionale introduce l’elemento dell’intelligenza: si pensi, solo a titolo d’esempio, ai droni che effettuano autonomamente operazioni di inventario nei centri distributivi durante le ore notturne.

Gli strumenti giusti: il caso delle macchine combinate AMADA e il laser ENSIS

Ultimo punto, ma non per importanza, è quello relativo alle macchine della smart factory che, oltre a offrire capacità di controllo remoto, interfacce efficaci e acquisizione ed elaborazione dei dati, devono essere progettate e realizzate per assecondare le esigenze di efficienza e flessibilità del mercato.

In quest’ambito si potrebbero fare moltissimi esempi: nel mondo della lavorazione della lamiera le macchine combinate AMADA sviluppano una vera e propria sinergia tra la punzonatura e il taglio laser e permettono di sfruttare nello stesso processo le peculiarità di entrambe le tecnologie, compreso il vantaggio del setup automatico. La flessibilità è l’elemento cardine delle combinate, che per definizione eliminano la necessità di lavorazioni secondarie e tutti gli sprechi di tempo (e di materiali) connessi. La combinazione sinergica tra le due macchine permette di realizzare pezzi molto complessi in tempi brevi e quindi di adattarsi al meglio alle esigenze del mercato, con l’aggiunta dell’automazione a incidere sull’efficienza del processo.
 

 

Discorso analogo per quanto concerne le macchine per il taglio laser con generatore a fibra della serie ENSIS-AJ. Molti sistemi tradizionali, infatti, sono piuttosto limitati dal punto di vista della versatilità e della flessibilità perché sfruttano laser a fibra con diametro del raggio fisso, cosa che non li rende adatti a tutte le lavorazioni. In realtà, però, uno shopfloor industriale richiede proprio la flessibilità di poter lavorare agevolmente su materiali e spessori diversi, cosa cui tempo addietro si rispondeva con più macchine e tecnologie differenti. Fortunatamente, la situazione è cambiata con l’avvento di sistemi automatici che possono modulare e controllare in modo preciso il diametro del fascio, il punto focale e il mode a seconda del materiale da lavorare, categoria nella quale rientra la gamma ENSIS-AJ. Grazie a tecnologie proprietarie come il sistema di Collimazione Automatica e il Variable Beam Control, la macchina consente di ottenere risultati di estrema precisione su materiali e spessori diversi con un’unica lente di taglio, cosa che accelera ulteriormente le operazioni e ne riduce i costi, garantendo al contempo la massima flessibilità.